Risparmio assicurazioni, la tabella di invalidità nazionale
Il settore assicurativo attende una notizia molto importante, potrebbe arrivare a breve il via libera alla tabella d’invalidità nazionale che renderebbe uniforme i valori per tutte le regioni. L’impianto della tabella è stato infatti ultimato i prossimi due step sono l’approvazione da parte del consiglio dei ministri e quella successiva da parte del presidente della Repubblica.
Quello che sta per essere approvato dal consiglio dei ministri è un documento molto importante per il settore assicurativo, che potrebbe portare radicali cambiamenti se non una vera e propria rivoluzione per le compagnie di assicurazioni. La tabella unica nazionale infatti impone che tutti i consumatori abbiano lo stesso identico trattamento, senza le attuali disparità che vengono attuate tra le diverse regioni, mentre con la tabella unica a livello nazionale invece tutti i consumatori avrebbero diritto allo stesso risarcimento.
Perché si otterrebbe un risparmio?
Per quanto riguarda le polizze RC auto l’approvazione della tabella unica nazionale dovrebbe portare un risparmio per i consumatori, le compagnie assicurative infatti si troverebbero un margine di certezza delle cifre da corrispondere, questo consentirebbe di avere spazio di manovra per abbassare le tariffe, anche in maniera progressiva nell’arco del tempo. L’introduzione della tabella unica nazionale come detto in precedenza rappresenta una vera e propria rivoluzione per i consumatori, che da troppo tempo attendono questo provvedimento il cui iter è durato quasi sette anni. Si stima che le riduzioni possano aggirarsi intorno ad un 3/5%, ma la novità importante è che nel caso venisse approvata la tabella unica si vedrebbero applicati i risarcimenti con uniformità su tutto il territorio nazionale, mentre oggi sono i singoli tribunali a decidere in materia. Segnali positivi giungono già dall’Adiconsum che giudica in maniera estremamente positiva il decreto, poiché porrebbe fine all’assurda discriminazione dei valori economici delle grandi invalidità.