Come diventare consulenti del credito: la guida completa
Dalla preparazione all’esame OCF alle opportunità di carriera: tutto quello che devi sapere per diventare un professionista del credito.
Il mercato del credito sta attraversando una profonda trasformazione, con gli istituti sempre più orientati a creare nuovi spazi professionali per i consulenti del credito. Ma cosa significa esattamente intraprendere questa carriera e come diventare consulenti del credito?
Questa figura professionale rappresenta oggi molto più di un semplice intermediario: è un professionista altamente specializzato che deve saper bilanciare competenze tecniche, capacità relazionali e una profonda comprensione delle dinamiche del mercato creditizio.
In questa guida completa, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere per iniziare una carriera nel settore: dai requisiti formativi alle competenze necessarie, dall’iscrizione obbligatoria all’OCF fino alle prospettive concrete di lavoro. Che tu sia un neolaureato in cerca della tua strada o un professionista interessato a una riconversione nel settore finanziario, qui troverai tutte le informazioni necessarie per muovere i primi passi in questa professione dinamica e in continua evoluzione.
Chi è il consulente del credito
Il consulente del credito è un professionista specializzato che opera come intermediario tra gli istituti di credito e i loro clienti, siano essi privati o aziende. È un esperto delle scienze bancarie che conosce approfonditamente le leggi e le regole in materia creditizia, costantemente formato e aggiornato su tutta la gamma di prodotti finanziari disponibili sul mercato: dai mutui ai prestiti personali, dalla cessione del quinto ai finanziamenti per le imprese.
Cosa fa il consulente del credito
La sua missione principale è di analizzare, identificare e proporre le soluzioni finanziarie più adatte alle specifiche esigenze del cliente, semplificando e ottimizzando il rapporto con gli istituti di credito. Un aspetto fondamentale del suo ruolo è la tutela del consumatore: il consulente deve verificare che la banca applichi realmente le condizioni contrattuali e commerciali concordate e che vengano rispettate tutte le normative vigenti in materia creditizia.
Le sue responsabilità includono:
- analisi approfondita della situazione economico-finanziaria del cliente, sia esso un privato o un’azienda
- consulenza sulle diverse opzioni di finanziamento disponibili, dal credito al consumo ai finanziamenti strutturati per le imprese
- valutazione del merito creditizio e della sostenibilità del finanziamento, con particolare attenzione alla prevenzione del sovra-indebitamento
- assistenza completa nella preparazione della documentazione e nel processo di richiesta del finanziamento
- negoziazione con gli istituti di credito per ottenere le migliori condizioni possibili
- monitoraggio dell’applicazione delle condizioni pattuite e supporto post-erogazione
I settori di specializzazione
Il mercato del credito offre diverse opportunità di specializzazione, ognuna con le proprie peculiarità e prospettive di crescita.
Il settore mutui rappresenta uno degli ambiti più complessi, ma anche più remunerativi. I consulenti specializzati in questo campo si occupano non solo di mutui per l’acquisto della prima casa, ma anche di surroga, consolidamento e finanziamenti per la ristrutturazione. La complessità delle pratiche e gli importi elevati rendono questa specializzazione particolarmente interessante dal punto di vista economico.
I prestiti personali, d’altra parte, offrono l’opportunità di gestire un maggior numero di pratiche con cicli più brevi. Questa specializzazione richiede un’ottima capacità di analisi delle esigenze del cliente e una profonda conoscenza dei prodotti disponibili sul mercato, perfetta per chi predilige operazioni più dinamiche e frequenti.
La cessione del quinto rappresenta un settore in forte crescita, caratterizzato da procedure standardizzate, ma che richiedono una profonda conoscenza delle normative previdenziali. Chi sceglie questa specializzazione deve essere abile nella gestione dei rapporti con enti pubblici e aziende private.
Infine, il settore dei finanziamenti alle imprese è ideale per chi ha un background in ambito economico-aziendale e desidera confrontarsi con operazioni più strutturate e complesse.
Come diventare consulente del credito: il percorso formativo
Il percorso formativo di un consulente del credito è strutturato e rigoroso, riflettendo l’importanza e la delicatezza del ruolo. Sebbene non sia obbligatoria una laurea, un solido background in campo economico-finanziario rappresenta sicuramente un vantaggio competitivo significativo. Un diploma conseguito presso un liceo economico-sociale o un istituto tecnico-economico può fornire le basi necessarie, ma è la laurea in discipline come economia, finanza o materie affini a offrire una preparazione più completa e approfondita.
È importante sottolineare che la formazione non si conclude con il conseguimento del titolo di studio. La professione richiede un aggiornamento continuo, non solo per mantenersi al passo con le evoluzioni normative e di mercato, ma anche per garantire un servizio sempre più qualificato ai clienti. Questo include la partecipazione a corsi specifici, di formazione e aggiornamento, oltre alla consultazione continua delle fonti normative e delle pubblicazioni di settore.
Iscrizione all’OCF
L’iscrizione all’OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari) rappresenta un passaggio obbligatorio e fondamentale per chi vuole intraprendere la professione di consulente del credito. Dal dicembre 2018, questo organismo ha sostituito il precedente Albo dei promotori finanziari gestito dalla CONSOB, introducendo anche nuove sezioni specifiche per i consulenti finanziari indipendenti e le società di consulenza finanziaria.
L’albo si articola in tre sezioni distinte:
- Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (ex promotore finanziario)
- Consulenti finanziari autonomi
- Società di consulenza finanziaria
Il processo di iscrizione all’albo richiede il rispetto di precisi requisiti, stabiliti dal Decreto ministeriale 472/1998 e successive modifiche. Innanzitutto, è necessario soddisfare i requisiti di onorabilità, che prevedono una condotta personale e professionale irreprensibile, l’assenza di precedenti penali e di coinvolgimenti in procedure fallimentari o di insolvenza. Inoltre, per i consulenti finanziari autonomi, è richiesto il requisito di “indipendenza soggettiva”, ossia l’assenza di rapporti con emittenti e intermediari finanziari.
Per quanto riguarda la formazione, è richiesto come minimo il possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore. Tuttavia, il passaggio cruciale è rappresentato dal superamento dell’esame OCF, una prova strutturata e complessa che valuta approfonditamente le competenze del candidato.
L’esame OCF: tutto quello che devi sapere
L’esame ha una durata di 85 minuti e si compone di 60 quesiti a risposta multipla, di cui 40 quesiti da 2 punti (tra cui 12 quesiti pratici) e 20 da 1 punto. Per ogni quesito, i candidati devono scegliere la risposta corretta tra le quattro soluzioni proposte.
I quesiti sono ripartiti tra le seguenti materie:
- 24 quesiti nella materia del Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e Disciplina dei Consulenti Finanziari
- 19 quesiti nella materia delle Matematica finanziaria, mercati e strumenti, pianificazione, finanza comportamentale e investimenti ESG
- 5 quesiti nella materia delle Nozioni di diritto privato e di diritto commerciale
- 6 quesiti nella materia delle Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario
- 6 quesiti nella materia delle Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo
Per il superamento della prova è necessario ottenere un punteggio non inferiore a 80/100. Al candidato che risponde correttamente a tutte le domande viene attribuito il punteggio massimo di 100/100.
La prova si svolge a distanza, tramite piattaforma dedicata, e richiede che il candidato disponga di un personal computer e di un dispositivo mobile dotato di telecamera, conformi ai requisiti tecnici specificati dall’OCF. È inoltre necessario effettuare un test di connessione prima della prova per verificare il corretto funzionamento degli strumenti.
L’iscrizione all’OCF
Una volta superato l’esame, è possibile procedere con la domanda di iscrizione vera e propria, che richiede la presentazione di una serie di documenti attraverso la procedura telematica sul portale OCF. Tra questi:
- il certificato di superamento dell’esame
- la documentazione che attesta il possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità
- il diploma di istruzione secondaria superiore
- la certificazione dell’assenza di incompatibilità per l’esercizio della professione
È importante sottolineare che l’iscrizione all’albo non rappresenta solo un adempimento formale, ma è il primo passo per entrare a far parte di una categoria professionale regolamentata e riconosciuta, che richiede un costante aggiornamento e il rispetto di precisi standard etici e professionali.
Come prepararsi all’esame OCF
La preparazione all’esame OCF richiede un approccio strutturato e professionale. Per questo è fondamentale affidarsi a un percorso formativo completo e certificato.
Il nostro corso di preparazione all’esame OCF, della durata di 44 ore, è progettato specificamente per chi si avvicina per la prima volta a questa professione. Il corso, erogato in modalità e-learning, offre:
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- Quiz di supporto all’apprendimento
- Test di verifica delle conoscenze acquisite
- Accesso gratuito al simulatore, utile strumento per esercitarsi con le domande presenti nel database OCF, da cui saranno estratte le domande della prova valutativa
- Assistenza continua di docenti e tutor via mail, chat e telefono
- Possibilità di rivedere illimitatamente le lezioni
- Download di tutti i materiali didattici e delle normative di settore
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Le competenze del consulente del credito di successo
Per costruire una carriera di successo come consulente del credito è necessario sviluppare un mix equilibrato di competenze tecniche e soft skill. Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche che distinguono un professionista di alto livello.
Competenze tecniche indispensabili
La base di partenza è una solida preparazione tecnica. Un consulente del credito deve possedere:
- Conoscenze finanziarie approfondite: deve padroneggiare i principi della finanza, comprendere i meccanismi dei tassi d’interesse, saper analizzare le diverse tipologie di prodotti creditizi e le loro caratteristiche. È fondamentale conoscere in dettaglio non solo le condizioni standard di un finanziamento, ma anche tutte le variabili che possono influenzare la sua convenienza per il cliente.
- Competenze normative: il settore del credito è fortemente regolamentato, perciò è essenziale conoscere e mantenersi aggiornati su temi come la normativa bancaria e finanziaria, le disposizioni antiriciclaggio e la tutela dei consumatori, la privacy e il trattamento dei dati personali.
- Capacità di analisi del rischio: il consulente deve saper valutare attentamente la situazione finanziaria del cliente, il suo storico creditizio e la sostenibilità del finanziamento richiesto. Questo per evitare situazioni di sovraindebitamento e garantire la massima tutela, sia del cliente, che dell’istituto erogante.
Le soft skill
Le competenze tecniche sono fondamentali, ma da sole potrebbero non bastare. Il vero consulente di successo si distingue per:
- Capacità comunicative e relazionali: deve saper spiegare concetti finanziari complessi in modo chiaro e comprensibile, adattando il linguaggio al proprio interlocutore. La chiarezza e la persuasività sono fondamentali per costruire un rapporto di fiducia duraturo con il cliente.
- Problem solving: il mercato creditizio è in continua evoluzione e ogni cliente presenta situazioni uniche. Il consulente deve saper trovare soluzioni creative e personalizzate, identificando il prodotto più adatto tra quelli disponibili o, se necessario, suggerendo alternative.
- Orientamento al cliente: il focus deve essere sempre sulle reali esigenze del cliente. Il vero professionista non è orientato solo alla vendita, ma punta a costruire relazioni di lungo periodo basate sulla fiducia e sulla soddisfazione reciproca.
- Etica professionale: un aspetto che diventa sempre più cruciale. Il consulente deve agire sempre con la massima trasparenza e onestà, pensando prima di tutto alla sostenibilità del finanziamento per il cliente ed evitando di proporre soluzioni rischiose o non adeguate.
Una carriera come consulente del credito: inizia ora il tuo percorso
Il settore della consulenza creditizia offre diverse opportunità di sviluppo professionale, con modalità di lavoro flessibili e interessanti prospettive di crescita.
Secondo i dati Indeed, lo stipendio base di un consulente del credito in Italia si attesta mediamente intorno ai 18.000 € annui. Tuttavia, questa è solo la base di partenza: la remunerazione può infatti aumentare significativamente in base alle performance e un consulente esperto può guadagnare attraverso provvigioni, commissioni o bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi.
Il settore della consulenza creditizia sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Le banche tendono sempre più a esternalizzare i servizi di consulenza, creando nuove opportunità per i professionisti del settore. Questa tendenza, unita alla crescente complessità dei prodotti finanziari e alla maggiore consapevolezza dei consumatori, rende il ruolo del consulente del credito sempre più strategico nel panorama finanziario.
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