OAM: ancora tensione tra banche e mediatori creditizi
Dibattito serrato e duro confronto al convegno dell’OAM
In occasione del convegno organizzato dall’OAM “Agenti e mediatori, più qualità nell’interesse di tutti” tenutosi a Roma, si è assistito ad un serio e duro confronto tra tutti gli operatori del settore. In particolar modo i toni si sono subito accesi durante la seconda parte del convegno in cui ha preso la parola Giuseppe Piano Mortari, intervenuto al congresso in rappresentanza del mondo bancario, il quale si è soffermato sulla disciplina degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi evidenziando come essa sia molto avanti rispetto a quanto accade in altri paesi.
Dal pubblico presente in sala, composto anche da operatori nazionali che ogni giorno si confrontano con il mercato e conoscono il duro lavoro che è necessario in questo settore si è levato quindi un coro di critiche indirizzate per la maggior parte proprio verso il settore bancario, in particolar modo si è sottolineato come spesso l’Italia sia in ritardo sul piano strettamente pratico poiché nella maggior parte dei casi chi si rivolge ad un mediatore creditizio si vede bocciare la propria richiesta dalle banche, uno dei nodi fondamentali è l’indisponibilità delle banche ad inserire i costi di mediazione all’interno del TAEG.
Altro tema della discordia e oggetto di richiesta da parte degli operatori del settore del credito è il divieto alle banche di conferire incarichi a chi non è iscritto all’OAM, sul quale durante il convegno è stata posta esplicita richiesta di una circolare da parte della Banca d’Italia e dell’ABI.