Lettera imprese: distribuzione premi
Premessa
L’Autorità ha effettuato la consueta elaborazione della distribuzione regionale e provinciale dei premi del lavoro diretto italiano, contabilizzati nell’esercizio 2010 dalle Imprese di assicurazione nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di Imprese di assicurazione con sede legale in uno stato non appartenente allo Spazio Economico Europeo (S.E.E.).
Occorre preliminarmente precisare che sono attribuiti alle direzioni generali i premi relativi ai rischi assunti dalle Imprese italiane in altri stati dello S.E.E., in regime di stabilimento e di libertà di prestazione dei servizi nonché in stati extra-S.E.E. in regime di libertà di prestazione dei servizi, che la normativa include nel portafoglio diretto italiano.
Quadro generale nazionale
I premi del lavoro diretto italiano contabilizzati nei rami vita e danni durante il 2010 sono ammontati a 125.719,3 milioni di euro, con un incremento dell’8,4% rispetto al 20091, anno in cui si è registrata una crescita del 28% della raccolta rispetto al 2008.
I rami vita, la cui raccolta, pari a 90.113,6 milioni di euro, è cresciuta dell’11,1% rispetto al 2009, hanno inciso sul totale premi per il 71,7% (68,9% nel 2009). Il portafoglio danni, con un volume di premi pari a 35.605,7 milioni di euro (+2,1% rispetto al 2009), ha pesato sul portafoglio complessivo per il restante 28,3% (31,1% nel 2009). Nell’ambito di tale portafoglio la raccolta premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali è stata pari a 16.913,1 milioni di euro (+4,4% rispetto al 2009) ed ha rappresentato il 47,5% del totale danni (46,3% nel 2009) ed il 13,5% della raccolta complessiva vita e danni (14,4% nel 2009). Il portafoglio degli altri rami danni è ammontato a 18.692,6 milioni di euro, con un incremento dello 0,1% rispetto al 2009, ed ha inciso sul portafoglio danni per il 52,5% (53,7% nel 2009) e per il 14,9% sulla raccolta globale vita e danni (16,7% nel 2009). Considerando il portafoglio globale vita e danni, il 58,2% dei premi è stato raccolto nelle regioni settentrionali (57,2% nel 2009), il 18,7% nelle regioni centrali (19,1% nel 2009), il 13,9% nelle regioni meridionali (13,4% nel 2009), il 5,9% nelle regioni insulari (6,2% nel 2009) e il restante 3,3% nelle direzioni generali (4,1% nel 2009).
Rami vita – Distribuzione regionale e provinciale dei premi
La distribuzione della raccolta premi per macroaree geografiche non presenta rilevanti variazioni rispetto al 2009: infatti, crescono leggermente le percentuali di portafoglio relative all’Italia settentrionale (59,5% del totale nazionale, contro il 58,3% del 2009) e meridionale (13,8% del totale nazionale, contro il 13,3% del 2009). Per contro, sono in lieve calo le quote derivanti dalle regioni centrali (17,2% contro il 17,7% del 2009) e insulari (5,6% rispetto al 6,1% del 2009). In calo è anche la quota attribuita alle direzioni generali (3,8%, contro il 4,7% nel 2009).
Le province con la maggiore raccolta sono: Milano, con un portafoglio corrispondente all’11,9% del totale nazionale, Roma con il 6,4%, Torino con il 4,1%, Napoli con il 3,3%, Bologna con il 2,6%, Brescia con il 2,5%, Verona, Bergamo e Padova con il 2,1%.
Assicurazioni vita individuali
Il portafoglio delle assicurazioni vita individuali (prospetto n. 3), che ammonta a 84.477,3 milioni di euro (+12,1% rispetto al 2009), rappresentando il 93,7% dei premi vita, è raccolto per il 61,2% nelle regioni settentrionali, per il 17,3% in quelle centrali, per il 14,6% in quelle meridionali, per il 5,8% in quelle insulari e per l’1,1% nelle direzioni generali.
La Lombardia rimane la regione con la più elevata raccolta premi (23,8% del totale nazionale); tra i maggiori portafogli regionali seguono quelli acquisiti nel Veneto (10,5% rispetto al totale nazionale), nell’Emilia Romagna (10,2%), nel Piemonte (8,5%), nel Lazio (7,7%), nella Campania (6,2%) e nella Toscana (6,1%).
Assicurazioni vita collettive
Il portafoglio premi delle assicurazioni vita collettive, che totalizza 5.636,3 milioni di euro (-2,5% rispetto al 2009), è conseguito per il 35,6% nell’Italia settentrionale, per il 15,7% nell’Italia centrale, per il 2,9% nell’Italia meridionale, per l’1,7% nell’Italia insulare e per il 44,1% nelle direzioni generali.
La Lombardia, con una quota pari al 25,5% del totale nazionale, resta la regione nella quale si registra la più elevata raccolta premi.
Rami danni – Distribuzione regionale e provinciale dei premi
La distribuzione dei premi danni per macroaree geografiche e per singole regioni non fa registrare notevoli differenze rispetto al 2009. Nelle regioni settentrionali è raccolto il 54,7% del portafoglio (come nel 2009), nelle regioni centrali il 22,2% (22% nel 2009), nelle meridionali il 14,2% (13,8% nel 2009), nelle insulari il 6,8% (6,5% nel 2009), mentre il restante 2,1% proviene dalle direzioni generali (3% nel 2009).
Le province nelle quali è acquisito il maggior volume di premi sono: Milano, con il 10,3% del totale nazionale, Roma con il 9,7%, Torino con il 5%, Napoli con il 3,1%, Brescia con il 2,3%, Bologna e Genova con il 2,2%, Firenze con il 2,1% e Bergamo con il 2%.
Rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali
La distribuzione geografica del portafoglio relativo al ramo R.C. auto e natanti, registra alcune variazioni rispetto al 2009. E’ in crescita la quota di portafoglio relativa alle regioni meridionali (20,8% del totale nazionale rispetto al 20,2% nel 2009) e insulari (9,9% rispetto al 9,5%), mentre è in calo la quota realizzata nelle regioni settentrionali (46% del totale nazionale rispetto al 46,6% nel 2009) e nelle direzioni generali (0,5% rispetto allo 0,8% nel 2009). Sostanzialmente stabile è la quota relativa alle regioni centrali (22,8% rispetto al 22,9% nel 2009). Le province con raccolta premi più elevata sono: Roma (8,3% del totale nazionale), Milano (6,3%), Napoli (4,4%), Torino (4%), Bari (2,2%) e Brescia (2,1%).
Fonte: ISVAP