Assicurazioni – in caso di cartello il risarcimento è automatico
Con una sentenza depositata di recente presso la sesta sezione civile si è ampliata la tutela del consumatore nei confronti delle compagnie assicurative. Facendo riferimento ad un particolare caso in esame, la Cassazione ha stabilito in pratica che nel caso in cui una compagnia assicurativa viene sanzionata per aver applicato un “cartello” e quindi ha proposto prezzi elevati in maniera ingiustificata, i clienti hanno la possibilità di richiedere i danni essendo già in una posizione favorevole, perché sarà compito della compagnia dimostrare che quei prezzi applicati non erano legati al “cartello” per il quale è stata sanzionata.
Da parte sua il consumatore può avvalersi della “presunzione” che il premio corrisposto sia elevato rispetto a quanto normalmente dovuto, perché la compagnia sta applicando un cartello (è consigliabile quindi tenersi aggiornati sulle varie sentenze pubblicate relative alle compagnie assicurative); l’altro fronte deve a questo punto capovolgere la presunzione sfavorevole e potrebbe farlo ad esempio cercando di dimostrare che gli aumenti sono stati applicati analizzando il singolo caso, stiamo parlando di un consumatore con una media di sinistri molto elevata, oppure che gli aumenti sono giustificati da un contesto economico generale difficile a cui si deve far fronte, o ad una modifica della copertura in base a servizi supplementari.
Le compagnie assicurative sono quindi tenute a dimostrare in maniera approfondita e precisa che gli eventuali aumenti dei prezzi sono completamente slegati dal “cartello” per il quale sono state precedentemente sanzionate, in caso contrario la vittoria del consumatore che richiede il risarcimento dei danni è praticamente scontata, perché è bene ricordarlo, una procedura sanzionatoria come il provvedimento dell’Antitrust ha valore di “prova privilegiata” automaticamente favorevole in questo caso al consumatore, spetta alla parte opposta fornire la prova dell’esatto contrario.