Big data, e privacy nelle assicurazioni e nel credito
Il tema dei dati digitali si fa sempre più caldo e riguarda sempre più la tutela del consumatore
Il tema dei big data è sempre più attuale ed importante per i futuro, ogni giorno i nostri dati personali viaggiano online da un sito all’altro inviando informazioni ad aziende che vengono a conoscenza di tutto ciò che facciamo ed abbiamo fatto. In primo luogo si inizia a porre una questione inerente la sicurezza di questi dati ospitati sui server, poiché se finissero in mani sbagliate sarebbero un corpus estremamente succulento per aziende commerciali, in secondo luogo costituiscono una esatta fotografia delle nostre abitudini.
La tutela dei dati e la profilazione
Il grosso problema dei big data è che contengono informazioni tali a produrre una radiografia completa delle abitudini di un individuo, in questo senso una volta analizzati consentono anche una discriminazione dello stesso, potrebbero essere ad esempio utilizzati in futuro per capire a chi è possibile far stipulare una polizza e chi no, oppure a chi è possibile concedere un mutuo o un prestito.
Sono informazioni cruciali che ogni giorno vengono immesse nel fiume digitale di internet, e spesso tramite il consenso per la cessione a terzi vengono cedute in parte o in toto da azienda ad azienda, consentendo dia avere una previsione all’interno di un determinato mercato. I sistemi di gestione di questi dati, che sono già profilati, consentono ad esempio di selezionare un gruppo di utenti in base a determinati filtri immessi, come ad esempio età, area geografica, etc.
Resta la grande sfida che riguarda il rischio derivante dalla gestione di questa mole di informazioni, dato l’aumento del numero degli e-commerce nel nostro paese, sempre più aziende sono esposta al rischio di attacchi informatici e quindi la relativa copertura assicurativa diventerà cruciale anche per piccole attività online.