IVASS – educazione assicurativa
L’autorità di vigilanza sulle assicurazioni sta implementando il suo sito con una sezione dedicata all’educazione assicurativa, da tempo infatti l’IVASS (che ha preso il posto dell’ISVAP) sta portando avanti una forte campagna d’informazione e sensibilizzazione rivolta ai consumatori. Vengono infatti costantemente pubblicati comunicati che riguardano molto spesso casi di truffe assicurative, segnalando con precisione tutte le informazioni utili al consumatore per evitare la truffa in atto o per capire se si è stati truffati.
Da poco è apparso il riquadro dedicato all’educazione assicurativa che rimanda al sito educazioneassicurativa.it che attualmente è in allestimento, nei giorni scorsi a seguito dell’incontro con le associazioni dei consumatori (ne abbiamo parlato qui) era emersa la notizia dell’allestimento di un portale dedicato all’informazione ed all’educazione in materia assicurativa, in seguito al forte aumento delle truffe sulle polizze RCA le associazioni dei consumatori hanno palesato la necessità di un hub informativo attraverso il quale “educare” gli utenti.
Molti infatti, ancora oggi tentati dal prezzo basso delle polizze cadono nella trappola dei finti intermediari assicurativi, non sapendo che una volta stipulata la polizza oltre al danno economico si è soggetti all’insussistenza della stessa, in pratica il veicolo risulta sprovvisto di copertura assicurativa; come già ricordato in precedenza il fenomeno dei falsi intermediari assicurativi sta letteralmente dilagando in maniera preoccupante nel nostro paese, spinto dal propulsore della crisi economica che costringe tutti a cercare occasioni di risparmio dove non è possibile tagliare del tutto le spese.
Va ricordato che come consiglia l’IVASS è sempre meglio consultare il registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) in moto tale da verificare che quello con cui si intende stipulare una polizza sia presente e regolarmente iscritto (solo coloro che superano l’esame IVASS possono essere iscritti all’albo), anche se si è scelto un intermediario non italiano ma appartenente ai paese delle UE questo deve comunque essere ammesso ad operare sul territorio italiano.