Sviluppo dell’e-commerce, prevedibile, previsto e in corso

Dove eravamo? Sviluppo dell’e-commerce, prevedibile, previsto e in corso…

rischi e-commerce
rischi e-commerce

 

Il commercio online sta richiamando anche l’attenzione “istituzionale” come ad esempio: l’entrata in vigore, il 13 giugno del d.l. 21 febbraio 2014, n. 21, in attuazione della direttiva 2011/83/UE; testo decreto;
il sondaggio on-line della Regione Lombardia, dove si può notare l’accento posto su alcune criticità percepite del settore; sondaggio; stimoli ed agevolazioni introdotte dal Decreto Competitività pubblicato il 21 agosto in G.U. come il credito d’imposta 2014-2016 al 40% per investimenti fino a 50mila euro per e-commerce di prodotti agroalimentari. MIPAAF
vedi anche “suggerimenti e linee guida per una crescita sana del settore e-commerce”: un documento di Netcomm e Ecommerce Europe diretto ai Parlamentari europei. link Parliamo ora dei rischi: Steven Tippins, A.P. all’University of Wisconsin-La Crosse, in un convegno su Risk Management e e-commerce nel 2000 (ma, come noto, abbiamo un notevole gap temporale verso gli Usa), sosteneva che il primo rischio che correva un’azienda che si affacciava ad internet era quello di farlo passivamente: “andiamo online perché lo fanno tutti”. Un simile approccio rischia di creare più danni che vantaggi. Il problema successivo che citava era l’”identificazione dei problemi”: privacy (propria e altrui), tempi e casi di “down” del sito, risposte e tempi di risposta agli utenti, ecc. Oltre, naturalmente, ai rischi di truffa e di mancati pagamenti. Quest’ultimo aspetto può sembrare il più evidente da affrontare: non volendo addentrarmi in aspetti tecnici per specialisti del settore, rimanderei, per avere un’idea, alla Visa E-commerce Merchants Guide to Risk Management.

Ma, per partire dall’inizio, …. Abbiamo provato a abbozzare un ciclo completo di analisi e valutazione dei rischi per un’azienda che si dedica al commercio in rete: in molti aspetti, specialmente per quello che riguarda il supply chain management, le problematiche che possono insorgere e le possibili soluzioni sono quelle comuni a qualunque attività produttiva-commerciale. La differenza può essere che, nel caso di attività con e-commerce, le risposte ai problemi o alle richieste normalmente devono essere più veloci rispetto all’attività “tradizionale”, perché una mancata soluzione immediata può anche significare la perdita di affari… schema rischi-soluzioni Lo schema che riportiamo è un tentativo di riassumere gli aspetti più evidenti e più immediati del ciclo situazione – problema – rischio – contromisure. E’ di dimensioni poco leggibili per non occupare troppo spazio, ma chi fosse interessato lo trova con misure ragionevoli al link sopra indicato. Si tratta semplicemente di un abbozzo per rappresentare uno dei possibili approcci alla cultura e gestione dei rischi (molto “alla buona”!), con la consapevolezza dell’essere sicuramente incompleto. L’idea è quella di evidenziare che praticamente in ogni situazione della vita aziendale alcuni eventi possono rappresentare un ostacolo (prevalentemente economico, o comunque pratico con conseguenze economiche) alla serena e proficua conduzione dell’attività. Il punto di partenza basilare e principale è quello dalla conoscenza e consapevolezza, un atteggiamento che prende comunque in considerazione anche il “cigno nero” (N.N.Taleb “The Black Swan”, 2007).

Sui vari temi del rischio, la decisione può essere:
1. rinunciare all’attività;
2. affrontare consapevolmente il rischio;
3. ridurre l’impatto dell’evento o le probabilità che si verifichi;
4. trasferire all’esterno il rischio (outsourcing o assicuratore)
Per la prima parte dello schema, che, come già detto, riguarda essenzialmente la gestione produttiva indipendente dalla commercializzazione sul web, l’approccio, le problematiche, le possibili risposte e soluzioni sono quelle usuali: analisi della catena produttiva, diligenza e compliance normativa, bilanciamento tra mitigazione dei rischi (in gran parte fisici) e coperture assi-curative (per incendio, furto, ecc.) Per quanto riguarda la parte dell’attività più legata ad internet, come la pubblicazione e la gestione del sito, ci si addentra da una parte in settori più squisitamente “tech” soprattutto per i software di gestione e protezione e per le scelte strategico-logistiche relative; da un’al-tra parte si toccano aspetti normativi e di compliance (vedi ad esempio il recente recepimento delle Direttive Comunitarie e le disposizioni in materia di “cookies” che entreranno a breve), oltre che, naturalmente, di marketing.
Come sempre, a priori, è importante la scelta ponderata sui sistemi di mitigazione e di trasferimento dei rischi.

Zero rischi non è un limite a cui tendere (peraltro sarebbe in contrasto con il concetto stesso di “impresa”), ma è basilare lo stabilire di destinare una piccola percentuale dei margini a ridurre il più possibile l’impatto di eventi che possono rivelarsi gravi se non devastanti. Andando poi agli aspetti più strettamente economici, legati alle transazioni con la clientela come la fatturazione, la spedizione e gli incassi, il fatto di avere una protezione e assistenza legale che si tenga al passo con le continue evoluzioni normative è sicuramente auspicabile.

Oltre alle già citate “raccomandazioni” dei gestori degli incassi online (vedi anche 15 Steps to Managing E-Commerce Risk) in base al tipo di commercio, B2C o B2B (quest’ultimo negli USA ha più che doppiato il B2C…), si possono valutare anche le soluzioni offerte da operatori specializzati come Klarna* o da assicuratori dei crediti.

*Klarna: operatore privato svedese che garantisce l’affidabilità degli acquirenti online

Dettagli e conclusioni … Un settore di business che promette trend di crescita e di sviluppo interessanti, che, per le sue caratteristiche intrinseche, è in costante e fluida evoluzione e che proprio per questo necessita di essere seguito con attenzione e con l’ausilio di partner tecnici specializzati. Come per le altre tipologie di attività, ma per l’e-commerce a maggior ragione, non esiste “LA soluzione”; le migliori scelte possono differenziarsi da caso a caso ed anche modificarsi nel tempo. Per quanto riguarda l’analisi e la gestione dei rischi, Adeia RIM si propone come partner per offrire assistenza qualificata e personalizzata.

Nelle prossime “puntate”, per chi volesse perseverare, si vedranno alcuni esempi in dettaglio su rischio (evento), possibilità e dimensioni del danno, rimedi al danno con trasferimento del rischio (assicurazioni, …), e relativi costi.

Rinnovo i riferimenti per i contatti e le info:
info@adeia.it
fabio.meloni@adeia.it
www.adeia.it
Fabio Meloni – settembre 2014

   

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