Unipol esce da Ania
UnipolSai ha dichiarato di voler abbandonare Ania. Carlo Cimbri, amministratore delegato del gruppo, lo ha affermato durante un’intervista al Sole 24 Ore.
La decisione verrà formalizzata dopo il prossimo consiglio di amministrazione della trimestrale, fissato per il 13 novembre. “In questi mesi abbiamo cercato di imprimere una spinta riformista a un organo ormai trasformatosi in una sorta di club autoreferenziale. Le nostre perplessità e le nostre proposte, quando avanzate ai rappresentanti dell’associazione, sono cadute nel vuoto.” La questione centrale, secondo Cimbri, è la governance dell’associazione: “[l’Ania] funziona con un comitato esecutivo composto di 30 membri. Al di là della composizione ciò che preme è il numero dei membri del comitato.
Come può un organismo esecutivo essere composto da 30 soggetti? E’ un’assemblea, non un comitato. E infatti in quelle riunioni si dibatte del più e del meno ma non si forma una volontà ragionata sulle necessità del settore”.
Cimbri prosegue sostenendo che “ll governo dell’Ania debba essere affidato a personalità autorevoli, capaci di interloquire con le autorità italiane e con quelle internazionali. Con le istituzioni e i decisori politici e di fare adeguata sintesi fra le diverse anime del settore. Si potrebbe anche pensare di scegliere una figura esterna al mondo assicurativo anche per dare un segnale che l’Ania non è solo sinonimo di difesa di interessi corporativi. Ci piacerebbe un’Ania che sappia proporre, comunicare e farsi ascoltare”